“Oggi abbiamo ricevuto dalla Questura di Milano la conferma allo svolgimento, in data 29 Aprile, del tradizionale corteo in memoria di Sergio Ramelli, Enrico Pedenovi e Carlo Borsani.
Unitamente al permesso, la Questura ci ha notificato alcune diffide sulle modalità di svolgimento del corteo stesso.
A seguito della richiesta negata alla sinistra antagonista, di tenere un presidio lo stesso giorno in P.le Susa, la Questura adotta una politica cerchiobottista.
Negare la piazza ai “sinistri” è stato un atto dovuto, visto che la provocazione insita nella richiesta di quel presidio era talmente evidente da risultare addirittura malignamente stupida.
Se anche i soliti fomentatori d’odio della sinistra milanese, sindaco Pisapia in testa, non avranno il presidio, la Questura con le sue diffide ha comunque fatto il “lavoro sporco” per questi figuri, notificando divieti assurdi con l’intento di minare nel profondo un corteo che si svolge da anni dando esempio di ordine e disciplina, cosa sconosciuta ad altri cortei …
Pur negando la piazza alla sinistra, la Questura ne raccoglie il testimone e prova ad imporci un corteo anonimo e neutro … proprio come gli assassini di ieri vorrebbero fosse il ricordo dei nostri Camerati caduti.
Ci vietano le bandiere con le croci celtiche.
Ci vietano di marciare ordinati al suono dei tamburi.
Ci vietano il saluto per i Caduti.
Ma non riusciranno a non farci commemorare i nostri Caduti con Onore …. e nessuno potrà toglierci l’Onore di sfilare in loro memoria, inquadrati ed ordinati, al ritmo dei tamburi, dietro le nostre bandiere, per arrivare a volgere l’unico saluto degno a chi è caduto per l’Idea!
Il comitato organizzatore del Corteo Unitario per Sergio, Enrico e Carlo, dichiara che non consegnerà al futuro la memoria di un corteo privato dell’identità che da sempre ispira e muove gli animi dei suoi partecipanti ed il ricordo dei caduti che vi si commemorano.
Il comitato organizzatore chiama a raccolta in piazzale Susa il 29 Aprile alle ore 20.00 tutti i camerati, gli amici, i simpatizzanti e gli uomini liberi che vorranno sfilare con noi per affermare, a 39 anni dalla tragica morte di Sergio, che non si può accettare che gli assassini di ieri impongano, oggi, le modalità per commemorare le loro vittime, i nostri caduti!
Se la richiesta del presidio in data 29 Aprile da parte della sinistra antagonista, definisce il metro e la misura di questa gente che senza avere più i numeri e la forza di prendersela con i vivi e si scaglia verso i morti … Se le parole del sindaco di Milano fanno il paio, a 39 anni di distanza, con gli infami applausi in consiglio comunale all’annuncio della morte di Sergio … Se la Questura di Milano decide di voler fare il lavoro sporco per la sinistra antagonista …
Noi risponderemo come tutti gli altri anni. Determinati, fieri, inquadrati, presenti. Per Carlo, Sergio ed Enrico. Con Carlo, Sergio ed Enrico.
Per i camerati di ieri, di oggi e di domani.
Il Comitato Organizzatore Corteo unitario per Sergio, Enrico, Carlo.
Milano, 15 aprile 2014″