Lealtà Azione e FEDErAZIONE, il network nazione delle associazioni identitarie che da sempre si batte contro i reati d’opinione, hanno aderito convintamente alle manifestazioni organizzate da #RestiamoLiberi in varie città d’Italia per opporsi al DDL Zan – Scalfarotto, proposta di legge imperniata sul cosiddetto reato di omotransfobia che, in realtà, rappresenta un vero e proprio attacco alla libertà d’opinione e alla libertà di educare i propri figli: il solito cavallo di troia della sinistra, quindi, per continuare la sistematica demolizione dei sani valori tradizionali.
Una partecipazione che è nata soprattutto dalla piena condivisione di alcuni valori considerati da Lealtà Azione e FEDErAZIONE in alcun modo negoziabili quali la famiglia tradizionale e naturale come unica entità riconosciuta dallo Stato, il diritto dei figli ad avere un padre ed una madre, il diritto all’educazione riconosciuta alla famiglia e non delegata ad equivoche associazioni gender che hanno accesso a scuole pubbliche anche elementari, nonché adeguate politiche di incentivi statali alla natalità che accompagnino le famiglie fino alla maggiore età dei figli.
In questo senso la volontà di Lealtà Azione e FEDErAZIONE è quella di ricostruire una nuova società basata sui valori della Comunità, della famiglia e della sacralità della vita. Una visione dunque opposta a quanti, nel mondo progressista e relativista, vorrebbero invece trasformare la società in un aggregato di semplici individui apolidi ed ammaestrati al progetto mondialista del pensiero unico.
Siamo giunti pertanto di fronte ad un tornante della storia, da una parte chi combatte per la rinascita etica e morale dell’uomo, dall’altra chi lavora per una continua decadenza morale, mascherata dalla difesa di fantomatici diritti inesistenti in natura, nella società e nella storia.
Lealtà Azione è dunque scesa in piazza con #RestiamoLiberi per rinsaldare un patto etico con tutte quelle realtà di associazioni, di famiglie e di semplici cittadini che si oppongono ad una legge che, una volta approvata in Parlamento, diverrebbe una vera e propria negazione delle libertà individuali di ogni singola persona.