Lealtà Azione Genova condanna fermamente il clima di assurdo passivismo che le istituzioni italiane stanno mostrando nei confronti dei 18 pescatori mazaresi sequestrati il 1º settembre, mentre pescavano in acque internazionali, dalle motovedette libiche del generale Haftar, e da allora detenuti in un carcere alla stregua di un qualsiasi criminale.
Finora sembra sia stata utilizzata una poco chiara linea diplomatica, che di fatto non ha ancora portato a nulla di concreto.
Come se non bastasse, è notizia di appena qualche giorno fa che una nave turca, anch’essa sequestrata dalle “autorità” libiche di Haftar, sia stata immediatamente liberata dopo il semplice pagamento di una multa e le minacce neanche troppo velate pronunciate da Erdoğan.
A questo punto la domanda sorge lecita e spontanea: “Quanto conta l’Italia nei rapporti mediterranei? Siamo davvero caduti così in basso?”
Domande legittime a cui il governo deve dare, e velocemente, risposte forti e concrete.
Nel frattempo, per i nostri pescatori e le loro famiglie, si prospetta un Natale tutt’altro che sereno.