In ricordo di Renato Assante
Domenica 27 ottobre, la delegazione di Torino di Associazione Memento, in collaborazione con l’Associazione Nazionale Famiglie Caduti e Dispersi della R.s.i. e l’Associazione nazionale Volontari di Guerra, ha dedicato l’intera giornata in ricordo dell’alpino Renato Assante della Divisione Monterosa in occasione dell’80°anniversario dalla sua morte, sepolto al cimitero di Claviere(TO).
La mattina è stato ricordato presso la sua sepoltura con il rito del presente e la posa di un mazzo di fiori, leggendo la decorazione al Valor Militare e ricordando il gesto eroico che compì sul Monte Chenaillet.
La giornata è proseguita con la visita al Forte Bramafam diBardonecchia(TO), costruito tra il 1874 e il 1889 per proteggere lo sbocco della galleria del Frejus da eventuali attacchi francesi, restaurato negli ultimi anni a partire dal 1995.
Al suo interno è stato allestito un museo che racconta la storia d’artiglieria del Regio Esercito dalla fine dell’800 sino alla Seconda Guerra Mondiale, dove si sono potuti osservare i reperti storici d’artiglieria, dalle armi alle divise, documenti e giornali dell’epoca.
RENATO ASSANTE
Nato l’11 novembre 1921, a Istanbul, da genitori italiani, dopo la scuola decide di intraprendere gli studi universitari in Italia.
Il 10 giugno 1940, data dell’entrata in guerra dell’Italia, interrompe gli studi nelle università italiane per fare ritorno in Turchia.
Dopo l’armistizio dell’8 settembre 1943, colto da un alto senso di amor di Patria, scelse la strada che secondo lui sarebbe stata quella più onorevole, così tornò in Italia e si arruolò come volontario assegnato alla 13esima compagnia del Battaglione Tirano in forza alla Divisione Alpina Monterosa della Repubblica Sociale Italiana sul fronte Occidentale al confine con la Francia.
Viene subito schierato nel vallone del Gimont, più precisamente nella postazione situata sul Monte Chenaillet, dove la 27esima Divisione francese della Fanteria Alpina stava tentando la conquista del monte risalendo le pendici del vallone dal versante francese.
Alle 5:30 del 21 ottobre 1944 inizia il fuoco dei mortai italiani verso la fanteria francese che a loro discapito non pensarono si trattasse di un attacco vero e proprio ma di un semplice fuoco di disturbo.
La divisione italiana proseguì con il lancio di bombe a mano mentre la fanteria francese iniziò a sparare ma dopo a malapena qualche colpo si ritirò.
Durante il conflitto caddero sul campo un italiano, un tedesco e quattro marocchini; due tedeschi e due marocchini rimasero feriti.
Il caduto italiano era proprio Renato Assante che, dopo aver sparato a due soldati marocchini di fronte a lui, cade sul campo colpito alla nuca.
Questa azione gli valse la decorazione della Medaglia D’oro al Valor Militare con la seguente motivazione:
“Forte tempra di Italiano, nato e vissuto in paese straniero, quando la Patria – straziata dal tradimento – fece appello ai suoi figli migliori, vincendo ostacoli d’ogni sorta, riuscì ad arruolarsi nelle rinascenti forze della Repubblica Sociale Italiana. Volontario in ogni ardimentosa impresa, suggellò col dono della vita l’attaccamento alla terra della sua razza, cadendo – dopo aver lottato in maniera superba nell’ultimo assalto vittorioso per la riconquista d’importante posizione. Chenaillet (Alpi Occidentali) – 20 ottobre 1944-XXII.»