Ottima risposta di pubblico per l’incontro pubblico organizzato da Lealtà-Azione e RAIDO a Cinisello Balsamo e dedicato a quel variegato movimento che fu la Rivoluzione Conservatrice.
L’incontro ha preso le mosse dalla constatazione dell’attuale situazione di crisi, tale prima di tutto per l’assenza di contenuti e valori politici e solo in seguito, e come conseguenza, economica, vissuta dalle liberal-democrazie occidentali.
Il parallelismo tra la crisi odierna e quella attraversata dalla Repubblica di Weimar, dove la Rivoluzione Conservatrice nacque e si sviluppo, ha suggerito la possibilità di una analisi delle sue posizioni e delle risposte che essa seppe dare ai suoi tempi, per capire da quali valori essenziali esse prendessero le mosse e valutare quali siano le possibilità di attualizzarle oggi.
In un articolato ed avvincente intervento, il prof. Sideri, mattatore dell’incontro, ha condotto il pubblico in un viaggio attraverso il variegato arcipelago di posizioni ed elaborazioni che costituì la Rivoluzione Conservatrice, intesa come una reazione moderna, nei modi ma non nell’essenza, alla modernità.
Nella sua “incursione” il prof. Sideri ha rapidamente accennato a tutte le correnti
che sotto l’etichetta di Rivoluzione Conservatrice sono state raccolte: neo-conservatori, consevatori cattolici e luterani, socialisti prussiani, nazional-bolscevichi, attivisti “bündisch” ed altri ancora.
Sideri ha sottolineato l’estrema attualità, di molte delle riflessioni che vennero proposte allora.
Ha poi però sottolineato una fondamentale differenza tra quel periodo della storia tedesca ed i giorni nostri: l’atteggiamento della gente, che sentiva ancora un legame e non una distanza con lo Stato e la comunità, che leggeva in massa testi ed opere dedicate all’analisi e alla definizione di quel vincolo e partecipava alla Vita di queste entità che oggi paiono invece così lontane e prive di significato. Una realtà, dove si teorizzava anche che l’essenza del “governo del popolo” stesse proprio nella partecipazione di quest’ultimo a tale Vita, a prescindere da quali fossero le modalità effettive del travaso di contenuti dal popolo agli organi preposti all’amministrazione dello Stato.
L’incontro è stato chiuso da un breve intervento, curato dalla comunità militante RAIDO, dedicato ad uno degli esponenti eminenti della Rivoluzione Conservatrice, Ernst Von Salomon, nelle cui pagine si trovano superbe descrizioni del “cameratismo”, sentimento di solidarismo tra gli uomini suscitato dalla presenza di un fine, di un riferimento operativo concreto, condiviso e riconosciuto, che ne indirizza e concerta l’azione.
Unico vero e sano coagulante contro la liquefazione individualistica che sembra invece investire ogni aspetto delle moderne società.
Unica “pecca” il tempo tiranno, che ha costretto solo ad una breve esplorazione del così ampio territorio della Rivoluzione Conservatrice. Non mancheremo di rimediare in futuro con altri incontri di approfondimento su questo e sui temi ad esso legati.
Lealtà-Azione ringrazia tutti i relatori ed i convenuti.
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